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Illegittimità del licenziamento disciplinare - Corte di Appello Firenze sentenza 192/2025

La sentenza della Corte d'Appello di Firenze n. 192/2025 affronta un caso di licenziamento disciplinare per abbandono del posto di lavoro, fornendo importanti principi in tema di proporzionalità della sanzione espulsiva e valutazione della condotta del lavoratore. Ecco i punti principali della decisione:
la Corte, valutata la condotta addebitata, ritiene che la stessa non fosse così grave da integrare una giusta causa di licenziamento. Questo in linea con la giurisprudenza di legittimità (da ultimo v. anche Cass. n. 2971/2025) secondo cui la valutazione della proporzionalità deve tenere conto sia degli elementi oggettivi che soggettivi della condotta.
Due elementi hanno attenuato la gravità della condotta:
a) il lavoratore non si è allontanato definitivamente ma è rimasto all'interno dei parcheggi da custodire, non realizzandosi quindi un "totale distacco dal bene da proteggere";
b) l'allontanamento del 25 novembre era motivato dall'assistenza a un collega in qualità di rappresentante sindacale.
Sul carattere vincolante del CCNL, la Corte ha ribadito che le previsioni del codice disciplinare ivi contenute, hanno valenza meramente esemplificativa e non precludono un'autonoma valutazione del giudice sulla gravità del fatto e sulla proporzionalità della sanzione.
La Corte conclude per l'applicazione della tutela prevista dall'art. 3 del D.Lgs 23/2015, dichiarando l'estinzione del rapporto alla data del licenziamento e condannando il datore al pagamento di un'indennità di 8 mensilità.
La sentenza si inserisce nel filone giurisprudenziale che richiede, per la legittimità del licenziamento disciplinare, non solo la sussistenza del fatto ma anche una sua gravità tale da ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario. Nel caso specifico le circostanze concrete (permanenza nell'area da custodire e motivazione sindacale) ne hanno attenuato la gravità, rendendo sproporzionata la sanzione espulsiva.

sentenza c. app. FI
Illegittimità del licenziamento disciplinare - Corte di Appello Firenze sentenza 192/2025